“Non comprate un SUV”: come due donne siciliane hanno dominato il deserto con la stessa auto che hai nel tuo garage

Dalla Panda al Sahara: L’Incredibile Avventura di Due Donne Siciliane alla Conquista del Deserto

Tra le maestose chiese del barocco siciliano e le imponenti dune del Sahara si snoda una storia straordinaria che unisce due mondi apparentemente inconciliabili. È l’avventura di due donne di Noto che, a bordo di una semplice Fiat Panda 4×2, hanno sfidato uno dei deserti più affascinanti del pianeta. La luce dorata che caratterizza la capitale siciliana del barocco ha illuminato anche il loro percorso attraverso le sabbie marocchine, creando un ponte culturale inaspettato tra due terre mediterranee.

Serena Rando e Roberta Passarello, orgogliose ambasciatrici della Sicilia barocca, hanno portato un pezzo della loro Noto fino al cuore del Marocco partecipando alla Maroc Challenge 2025. Con una vettura comune, non specializzata per il fuoristrada, queste intrepide siciliane hanno dimostrato che passione, determinazione e un pizzico di audacia possono superare qualsiasi ostacolo, anche le impervie dune sahariane.

Le Ambasciatrici Barocche su Quattro Ruote

Serena Rando, architetto di 38 anni con la passione per il restauro, e Roberta Passarello, fotografa 41enne specializzata in beni culturali, condividono non solo una profonda amicizia ma anche l’amore incondizionato per Noto, gioiello siciliano riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Le loro competenze professionali, radicate nella preservazione della bellezza architettonica, si sono rivelate preziose anche nell’affrontare le sfide del deserto.

“Volevamo fare qualcosa che unisse la nostra passione per l’avventura alla volontà di far conoscere Noto nel mondo in modo insolito”, ha raccontato Serena in un’intervista. “Quando abbiamo saputo della Maroc Challenge, ci siamo guardate e abbiamo pensato: perché no?”

Rally Sahariano: Dove Resistenza Batte Velocità

La Maroc Challenge rappresenta uno degli eventi più democratici nel panorama dei rally-raid, permettendo anche a piloti non professionisti di sperimentare l’emozione di attraversare il Sahara. L’edizione 2025, svoltasi dal 28 novembre al 6 dicembre, ha tracciato un percorso mozzafiato attraverso alcune delle zone più spettacolari del Marocco, incluse le maestose montagne dell’Alto Atlante.

Questa competizione è particolare perché include categorie pensate proprio per le auto “normali”, non modificate specificamente per le corse. In questo contesto, non è la velocità a determinare il successo, ma la resistenza del mezzo e la capacità dell’equipaggio di orientarsi tra dune e piste desertiche.

La Panda Diventa Regina del Deserto

Trasformare una comune Panda 4×2 in un veicolo capace di affrontare il deserto ha richiesto interventi mirati: rinforzo delle sospensioni, protezioni per il motore, pneumatici specifici e l’installazione di un sistema di navigazione avanzato. La semplicità meccanica della Panda, secondo gli esperti dell’Automobile Club d’Italia, rappresenta un vantaggio in ambienti estremi, dove la facilità di riparazione e la leggerezza possono fare la differenza.

“Non saremo le più veloci, ma puntiamo ad essere le più resistenti”, aveva profeticamente dichiarato Serena prima della partenza. E i fatti le hanno dato ragione.

L’Arte Barocca Attraversa il Sahara

La cittadina di Noto, ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693, rappresenta il culmine dell’arte barocca siciliana con i suoi edifici sontuosi come la Cattedrale di San Nicolò. Le due siciliane hanno decorato la loro Panda, ribattezzata affettuosamente “BaroccAnda”, con motivi ispirati ai palazzi netini, trasformandola in un’ambasciatrice mobile del ricco patrimonio culturale siciliano.

Durante il raid, Serena e Roberta hanno distribuito materiale informativo su Noto in arabo e francese, creando un dialogo culturale che ha arricchito l’esperienza sportiva di significati più profondi. Il barocco siciliano, nato dalle ceneri di un disastro naturale, ha trovato così una nuova espressione nelle sabbie del deserto.

Donne in Pista: Abbattere Barriere di Sabbia e Pregiudizi

In un ambiente tradizionalmente dominato dagli uomini, Serena e Roberta hanno conquistato il primo posto femminile e un impressionante settimo posto nella loro categoria, dimostrando che la determinazione femminile può eccellere anche negli sport motoristici più impegnativi. Il loro risultato si inserisce in un trend positivo che vede sempre più donne partecipare a competizioni automobilistiche di alto livello.

La loro avventura è stata frutto di una preparazione meticolosa durata un intero anno, che ha incluso:

  • 150 ore di allenamento sulla sabbia
  • 3.000 km percorsi su terreni sterrati
  • Corsi specializzati di meccanica e navigazione desertica
  • Studio delle tecniche di guida su dune

Il Messaggio della Panda Barocca: Semplicità e Resilienza

Questa straordinaria avventura racchiude un messaggio potente: strumenti semplici come una Panda 4×2 possono superare sfide estreme, proprio come il barocco di Noto è rinato più splendente dopo la catastrofe del terremoto. Il viaggio ha creato un ponte simbolico tra Sicilia e Marocco, due territori mediterranei con radici culturali interconnesse da secoli di scambi e influenze reciproche.

Nonostante le difficoltà incontrate – tra cui un insidioso incidente nel fango risolto grazie alla solidarietà degli altri equipaggi – le due siciliane hanno completato il percorso sfruttando le caratteristiche innate della loro vettura: un peso contenuto di soli 740 kg e pneumatici relativamente stretti, sorprendentemente vantaggiosi sulla sabbia.

L’Eredità di un’Avventura Barocca

Il successo di Serena e Roberta dimostra che passione e determinazione possono trasformare una semplice automobile in un simbolo di connessione culturale. La loro Panda barocca ha portato un messaggio di bellezza e resilienza attraverso due continenti, creando un dialogo tra tradizioni artistiche e sportive apparentemente distanti.

La loro esperienza ispira altre donne a sfidare i propri limiti, dimostrando che la semplicità può essere una forza quando è sostenuta dalla passione. Come il barocco siciliano trasforma la pietra in arte, Serena e Roberta hanno trasformato un’utilitaria in uno strumento di scoperta e condivisione culturale, scrivendo un capitolo unico nella storia dei rally amatoriali.

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